Falcri

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Fiba Cisl

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A TUTTE LE COLLEGHE E I COLLEGHI

Lavoratori di Gerico senza Fondo Interno di Assistenza

I nostri ex colleghi passati in Gerico, dal primo di luglio non sono più iscritti al F.I.A.

Si tratta di una prevaricazione unilaterale, che viene inflitta ai nostri ex colleghi a causa dell’inerzia e dell’indisponibilità di Gerico ad avviare il confronto sindacale per l’armonizzazione dei Contratti Aziendali, come previsto dall’accordo di Cardine.

Le nostre organizzazioni sindacali della società di riscossione hanno chiamato al confronto l’azienda lo scorso giugno e indetto azioni di sciopero.

Non si capisce il perché di questa scelta, che non è sorretta da motivi di alcun tipo. Al contrario, una diminuzione della platea degli iscritti, non può che aumentare la precarietà dell’equilibrio economico del fondo.

Chiediamo ora a chi governa e a chi governerà in futuro il gruppo, di adottare comportamenti di coerenza (già oggi alcuni colleghi della riscossione di Genova sono iscritti al Fondo Interno di Assistenza Sanitaria del San Paolo), e di rispondere alle reali esigenze dei lavoratori.

Le grandi ristrutturazioni che sono in corso non debbono essere realizzate a spese dei lavoratori: un simile atteggiamento non può che generare preoccupazioni per il futuro di tutti, nel Gruppo San Paolo.

Chiediamo quindi all’amministratore delegato di Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di SanPaoloIMI rag. Pio Bussolotto, di ritornare sulle proprie decisioni, per salvaguardare la dignità dei lavoratori, dignità che passa anche attraverso il riconoscimento di trattamenti importanti e di qualità come il F.I.A.

Di seguito, trovate il testo di una lettera che abbiamo spedito, sull’argomento, ai nostri vertici.

 

Padova, 31 luglio 2003

 

*************

 

All’ Amministratore Delegato
Sanpaoloimi s.p.a.
Rag. Pio Bussolotto

All’Amministratore Delegato
della Cassa di Risparmio di Padova
e Rovigo s.p.a.
Rag. Pio Bussolotto

Padova, 28/7/2003

Oggetto : mantenimento dell’iscrizione al F.I.A. dei dipendenti Gerico ex Cariparo.

Le scriventi Rappresentanze Sindacali, con la presente, intendono manifestarLe la viva preoccupazione e la ferma contrarietà di tutto il personale della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo alla fuoriuscita dei colleghi di Gerico, ex dipendenti della Cassa, dal Fondo Interno di Assistenza.

Ci rivolgiamo a Lei in qualità di responsabile di gruppo del settore Riscossione Tributi ma anche in qualità di Amministratore Delegato di Cariparo.

Siamo certi che è a Lei nota l’importanza e la centralità che la compagine degli iscritti attribuisce al Fondo Interno di Assistenza. Tale Istituto è percepito da tutti come uno strumento prezioso ed irrinunciabile, in grado di aiutare i lavoratori, i pensionati e le loro famiglie a sostenere almeno in parte il "costo della salute".

Suscita pertanto un forte allarme la decisione, maturata presso la capogruppo, di estromettere dal FIA la compagine dei colleghi dipendenti di Gerico, cogliendo "l’occasione" della fusione della stessa in Esaban, anche considerando l’incoerenza di questa scelta con situazioni simili, già presenti nella stesa Esaban, oltre che in altre aziende del gruppo San Paolo.

Oltre a ciò, evidenziamo che è mancata l’armonizzazione delle diverse discipline contrattuali, prevista dall’art. 8.1 dell’accordo 25/5/01: Il mancato rinnovo del CIA di Gerico è dovuto a ragioni aziendali che non condividiamo.

Riteniamo tale scelta grave, immotivata e lesiva dei diritti dei lavoratori interessati. Non riteniamo accettabile né razionale che un gruppo consistente di lavoratori e di loro famigliari venga escluso dalle prestazioni del fondo, il cui equilibrio finanziario complessivo è legato anche alla consistenza della compagine degli iscritti, per favorire lo strumento della polizza sanitaria, che garantisce spesso minori prestazioni e sconta l’onere dei profitti della compagnia assicuratrice.

L’estromissione dei colleghi di Gerico, in quest’ottica, viene respinta non solo per un doveroso senso di solidarietà nei confronti di una parte del personale, ma anche in quanto è percepita come un attacco all’assetto complessivo del Fondo Interno di Assistenza.

Per queste ragioni Le chiediamo di riconsiderare le decisioni in materia, e di concorrere alla definizione di un’impostazione orientata alla salvaguardia dei diritti acquisiti. Ciò eviterebbe una dannosa conflittualità e rappresenterebbe un segnale di serenità per l’intera compagine dei lavoratori.

Distinti saluti.

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI